domenica 6 ottobre 2013

Cornetti ai cereali dai sapori d'oltre oceano


La colazione è decisamente il mio pasto preferito, perché è l’unico interamente a base di dolci, almeno qui da noi.
Essendo, però, cresciuta a torta e telefilm, come ogni brava ragazza della mia età, nella mia immaginazione la colazione ideale è sempre stata una bella torre pericolante di pancakes ai mirtilli con un’inondazione di sciroppo d’acero. Solo crescendo ho capito che qui abbiamo una cosa che difficilmente si può battere, il cornetto, da piccola non mi piaceva per niente, ora invece cornetto e cappuccino è insuperabile.
Per farla breve ho pensato di unire questi due miei ideali di colazione, in un unico ibrido della colazione italo-americana.
Quel che è venuto fuori è l’impasto di un cornetto ai cereali (perché la farina ai cereali mi piace da morire) farcito con composta di mirtilli e noci pecan arrotolato su se stesso e glassato con sciroppo d’acero all’arancia.
Lo so, sembra complicatissimo, e in alcune parti un po’ lo è, ma è assolutamente fattibile, e poi che gusto c’è nel mangiare una colazione che ci vuole meno di tre giorni a preparare?
Comunque, spero di aver spiegato tutti i passaggi con sufficiente chiarezza (anche grazie agli orribili disegnini!), fatemi sapere se vi serve qualche spiegazione in più.
La ricetta dell'impasto dei cornetti è di Leonardo Di Carlo, ci si può fidare!
Buon lavoro! 




Per il preimpasto:
50 g di farina di cereali
3 g di lievito d birra
5 g di zucchero semolato
50 g di latte intero
50 g di yogurt intero al naturale

Per l’impasto finale:
25 g di tuorli (più 1 uovo intero)
33 g di zucchero semolato
3 g di miele d’acacia
50 g di latte intero
230g di farina manitoba (se vogliamo essere super precisi W 360-380)
3 g di lievito di birra
25 g di burro morbido
4 g di sale fino
I semi di ½ bacca di vaniglia
La scorza di 1 arancio grattuggiata
200 g di burro per sfogliare
10 g di farina 00

Per il ripieno:
400 g di mirtilli
60 g di acqua
140 g di zucchero semolato
Il succo di 1 limone
Noci pecan (quante ne volete)

Per la glassa:
150 g di sciroppo d’acero
Succo e scorza di un arancio (grande)




Facciamo un passo alla vota, il primo giorno è facile facile, un lavoro di 5 minuti. Per preparare il preimpasto, sbriciolate il lievito nella farina, aggiungete lo zucchero, il latte e lo yogurt e amalgamate velocemente, coprite bene con della pellicola e lasciate riposare in frigo fino al giorno dopo.
Secondo giorno, per prima cosa pesate tutti gli ingredienti mettendo il sale, la vaniglia e la scorza d’arancio sul burro.
Sbriciolate di nuovo il lievito sulla farina, a parte sbattete insieme latte, tuorli, zucchero e miele, versate questi ultimi sulla farina e iniziate ad impastare; quando non riuscirete più a lavorare l’impasto aggiungete il preimpasto, 1/3 alla volta, impastando finché la prima parte non si è completamente amalgamata prima di aggiungerne altro. Una volta aggiunto tutto il preimpasto continuate a lavorare per 10-15 minuti, poi unite il burro, come prima, incorporatelo in tre volte, assicurandovi che sia completamente assorbito prima di aggiungerne ancora.
Importante, mentre impastate non aggiungete altra farina oltre alle dosi indicate, anche quando vi sembrerà di impossibile che quel blob appiccicoso si possa trasformare in un bell’impasto liscio, voi continuate semplicemente a lavorarlo, raschiando il tavolo di tanto in tanto, vedrete che ad un certo punto comincerà a prendere forma.
Una volta finito l’impasto, trasferitelo in una ciotola capiente (molto capiente), copritelo con della pellicola e lasciatelo lievitare per 2-3 ore in un luogo riparato, la temperatura dovrebbe essere tra i 24 e i 26 °C, se è un po’ meno ci metterà un pochino di più, l’importante è che almeno raddoppi in volume. Finita la lievitazione trasferite il contenitore in frigo per tutta la notte.
Durante il secondo giorno io ho preparato anche la composta di mirtilli per il ripieno e la glassa allo sciroppo d’acero, voi potete prepararla quando volete, ovviamente.
Per la composta unite tutti gli ingredienti (tranne le noci) in un pentolino e lasciate sobbollire per 15-20 minuti a fuoco medio, la parte liquida deve evaporare quasi del tutto, lasciandovi con i mirtilli appassiti in uno sciroppo denso, questo perché se mettete una marmellata troppo liquida nelle girelle cola dappertutto e fa un casino.
Per la glassa il procedimento è esattamente lo stesso, unite tutti gli ingredienti e lasciate sobbollire per 10-15 minuti, finché non torna ad avere una consistenza sciropposa, filtratela per eliminare la scorza e lasciatela freddare.
Terzo giorno, e arriva la parte complessa. Per prima cosa bisogna preparare il burro per la sfogliatura (se volete potete farlo anche il giorno prima), prendete il burro (gli ultimi 200 g), tagliatelo a cubetti e lasciatelo ammorbidire leggermente, quando inizia ad essere lavorabile aggiungete la farina 00 e impastate fino ad amalgamarli bene (la farina serve a rendere il burro più malleabile), stendete questo composto tra due fogli di carta forno (se è troppo morbido passatelo un  po’ in frigo) fino ad ottenere un quadrato spesso 5 mm, io mi sono aiutata con una riga per dargli la forma, rimettete in frigo.
Ora, prendete l’impasto e stendetelo in un rettangolo (più o meno), assicurandovi che sia lungo il doppio del quadrato di burro e che rimanga un po’ di spazio lungo i bordi, sistemate il burro su metà dell’impasto e ripiegate su di esso l’altra metà, chiudendo bene lungo i bordi.


Cominciamo con le pieghe, stendete nuovamente l’impasto in un lungo rettangolo, ripiegate il terzo inferiore verso l’alto e poi portate il terzo superiore verso il basso, alla fine avrete un rettangolino lungo 1/3 rispetto all’inizio, con tre strati di impasto sovrapposti; avvolgetelo così com’è nella pellicola e mettetelo in frigo per 15-20 minuti (c’è chi lo lascia anche 40 minuti – 1 ora, ma per me è sufficiente anche meno).


Finito il riposo in frigo, riprendete l’impasto e stendetelo nuovamente, tenendo i lati corti di fronte a voi con la parte aperta sulla vostra destra, ripetete la piegatura come prima e rimettetelo a in frigo, dopodiché ripetete tutti i passaggi un’ultima volta.
Dopo l’ultimo riposo potete formare le girelle (o cornetti, o quello che volete). Stendete l’impasto fino ad uno spessore di circa 3 mm (si lo so è un lavoro duro!), dandogli una forma rettangolare, stendete la composta in uno strato sottile e il più uniforme possibile e distribuite le noci pecan tritate grossolanamente, arrotolate il lato lungo su se stesso fino a formare un “salame” e tagliate le girelle, con un coltello ben affilato, dello spessore di circa 2-2.5 cm, disponetele su una teglia rivestita di carta forno.
Ora, le opzioni sono tre.
Uno. Le coprite con della pellicola e la fate lievitare per 2-3 ore in un luogo riparato (circa 26 °C) finché non raddoppiano di volume, poi le cuocete. Questa è la scelta ideale.
Due. Le congelate, tenendole in piano su un vassoio, poi le trasferite in un sacchetto e quando le volete usare le tirate fuori, con circa 6 ore di anticipo, le fate scongelare, lievitare e le cuocete.
Tre. Se come me volete farle il giorno stesso ma non avete tempo di farle lievitare subito, le potete tenere in frigo per qualche ora, in questo modo la lievitazione rallenta, poi quando siete a casa le tirate fuori e le fate finire di lievitare normalmente. Non è l’opzione ideale, ma si può fare.
Qualunque sia la vostra scelta una volta finita la lievitazione, cuocetele in forno già caldo a 180 °C per circa 20 minuti, finché non saranno dorate; poco prima di infornarle spennellatele leggermente con un uovo sbattuto con un goccino di latte (è importante che l’uovo e il latte siano a temperatura ambiente).
Tiratele fuori dal forno, spennellatele uniformemente con lo sciroppo d’acero all’arancia e fatele freddare, se ci riuscite!

Con questa ricetta partecipo al contest di “Due sorelle in cucina”


Nessun commento:

Posta un commento