venerdì 27 dicembre 2013

Mousse al vin brulè con pere cotte



Ultimamente girando su youtube, dove ormai avrete capito passo gran parte del mio tempo libero, ho trovato questa ricetta, si tratta di una semplice torta al cioccolato ma con l’aggiunta del vin brulé che porta con se tutti i profumi  tipici della stagione, l’ho trovata un’idea interessante e ho voluto provare qualcosa più o meno sulla stessa scia.
Questa ricetta è altrettanto semplice e secondo me altrettanto azzeccata.
La mousse ha un gusto delicato pur essendo riconoscibile il sapore speziato del vino e le pere cotte aggiungono un tocco di acidità e freschezza.
Per me è la ricetta perfetta per i festeggiamenti post natalizi  ;)




Per il vin brulé:
250 g di vino rosso
40 g di zucchero (più un cucchiaio)
2-3 chiodi di garofano
2 stecche di cannella
1 anice stellato
Un pizzico di noce moscata
1 arancio piccolo (tagliato a fette)
½ limone (tagliato a fette)
2 pere

Per la mousse:
15 g d’acqua
62 g di zucchero semolato
31 g di albume
66 g di vin brulé
3 g di gelatina
200 g di panna montata




Preparate il vin brulé unendo tutti gli ingredienti, tranne le pere, in un pentolino e facendoli sobbollire a fuoco medio per circa 5 minuti; nel frattempo pulite le pere e  tagliatele a fette sottili, passati i 5 minuti aggiungetele al vino e lasciatele cuocere altri 4-5 minuti, le fette di pera devono ammorbidirsi ma non perdere completamente la loro consistenza. Scolate le pere e, se necessario, rimettete il vino, con tutti gli aromi, sul fuoco, alla fine il vino dovrà essere dimezzato in volume.
Passiamo alla mousse vera e propria.
Il primo passo è preparare la meringa italiana, in un pentolino unite l’acqua e 50 g di zucchero, mettete su fuoco medio-basso e fate arrivare a 121 °C, a parte iniziate a montare gli albumi con il restante zucchero fino a farli diventare schiumosi.
Quando lo sciroppo avrà raggiunto la giusta temperatura versatelo a filo sugli albumi senza mai smettere di sbattere e continuate a montare fino ad ottenere una meringa bella lucida.
Mettete la gelatina a bagno un acqua fredda e lasciatela ammorbidire per circa 10 minuti, nel frattempo montate la panna, deve essere consistente ma ancora morbida, scaldate nuovamente circa 66 g di vin brulé e scioglieteci la gelatina.
Unite il vino sulla meringa, mescolando delicatamente dal basso verso l’alto per non perdere la montatura, infine aggiungete la panna semi montata.
Preparate i bicchieri con le pere cotte sul fondo, tenendone qualcuna da parte per la decorazione, e riempiteli con la mousse; trasferiteli in frigo e lasciateli rassodare per almeno 4 ore.
Rimettete il vino avanzato sul fuoco con un cucchiaio di zucchero e lasciatelo restringere fino ad ottenere uno sciroppo non troppo denso.
Una volta pronti, decorate ogni bicchiere con un po’ di sciroppo, le pere che avete tenuto da parte e qualche strisciolina di panettone tostato velocemente in padella.

martedì 17 dicembre 2013

Tiramisù (senza uova crude)


Lo so Natale è dietro l’angolo e si preparano solo dolci strettamente festivi, però qualche giorno fa è stato il compleanno del mio papà e non potevamo non festeggiarlo, e a casa mia non è un compleanno che si rispetti se non c’è il tiramisù.
Le torte farcite e decorate sono buonissime e belle, e per me anche molto divertenti da realizzare, però il tiramisù è un'altra cosa, sarà perché ormai è semplicemente una specie di tradizione di famiglia.
Ok, passiamo ai punti critici, in questo tiramisù non ci sono uova crude, ormai si sa, salmonella o non salmonella, meglio non rischiare e fare un piccolissimo passaggio in più preparando una pâte à bombe con i tuorli e una meringa italiana con gli albumi.
Se voleste risparmiarvi un passaggio potreste sostituire la meringa italiana con della panna montata, a mio gusto però la crema si appesantisce troppo.




Ingredienti:
5 uova
120 g di zucchero semolato
40 g di acqua
500 g di mascarpone
Caffè amaro
Savoiardi
Cioccolato fondente o cacao amaro




Per prima cosa preparate il caffè e lasciatelo freddare, se volete potete allungarlo con un po’ di liquore.
Separate i tuorli dagli albumi, le uova devono essere a temperatura ambiente, mettete i secondi da parte e cominciamo a preparare la pâte à bombe.
In un pentolino unite 50 g di zucchero e 20 g d’acqua e portate a bollore su fuoco basso, nel frattempo iniziate a sbattere i tuorli con altri 10 g di zucchero, quando lo sciroppo raggiunge la temperatura di 121 C° toglietelo dal fuoco e versatelo a filo sui tuorli sempre continuando a sbatterli.
Continuate a lavorare finché i tuorli non saranno freddi e ben montati, aggiungete il mascarpone cercando di non smontare il composto e mettetelo da parte.
Ora pulite bene le fruste e ripetete la stessa operazione con gli albumi, unite 50 g di zucchero e l’acqua e portateli a 121 °C, intanto iniziate a montare gli albumi con lo zucchero restante, versate le sciroppo a filo e lavorate fino a raffreddamento.
Unite la meringa italiana al resto, mescolando con una spatola da basso verso l’alto per non smontarla.
Veniamo all’assemblaggio, bagnate i savoiardi nel caffè è disponeteli sul fondo del contenitore, stendete uno strato generoso di crema e spolverate con cacao amaro, ripetete tutti i passaggi fino a raggiungere il bordo.

sabato 7 dicembre 2013

Christmas pudding cookies



È Natale!!!
… quasi Natale, ma dobbiamo iniziare a prepararci, e quale modo migliore se non preparare dei dolcetti a tema?
Non so se vi è mai capitato di fare il tradizionale Christmas pudding inglese, ma richiede una preparazione davvero lunga e una lunghissima cottura al vapore, insomma una faticaccia, perciò ho pensato di inserire tutti gli ingredienti tipici del Christamas pudding in una preparazione decisamente più semplice.
Sono dei biscotti un po’ particolari con la birra scura, tante spezie,  tantissima frutta disidratata e il sapore melassato dello zucchero muscovado, hanno sicuramente un sapore deciso ma sono buonissimi e molto morbidi, anzi, vi do un consiglio, se li mangiate il giorno dopo sono ancora meglio.
Per la frutta disidratata potete scegliere quella che preferite o che vi trovate sotto mano, le classiche sarebbero uva sultanina, uva di corinto e prugne, ma vanno benissimo anche albicocche o mirtilli rossi.



Per i biscotti:
330 ml di birra scura
250 g  di frutta disidratata mista
50 g di zucchero di canna
115 g di burro morbido
200 g di zucchero muscovado
1 pizzico di sale
½ cucchiaino abbondante di cannella
¼ di cucchiaino di zenzero
¼ di cucchiaino di noce moscata
1 pizzico di chiodi di garofano
La scorza grattugiata di un arancia
3 uova
345 g di farina 00
40 g di cacao amaro
1 cucchiaino di lievito
1 cucchiaino di bicarbonato
100 g di mandorle

Per la decorazione:
Cioccolato bianco o ghiaccia reale (1 parte albume, 5 parti zucchero a velo e qualche goccia di succo di limone)
Pasta di zucchero colorata



Per prima cosa tagliate a pezzetti la frutta disidratata, mettetela in un pentolino con la birra e fatela andare a fuoco basso per circa 10 minuti, poi scolatela e rimettete la birra sul fuoco con lo zucchero di canna per più o meno altri  15 minuti, si deve formare uno sciroppo denso che una volta freddo avrà una consistenza simile alla melassa, il risultato finale deve essere più o meno sui 100 g, non è necessario sia preciso, se è 110 o 90 è uguale.
Lasciate lo sciroppo intiepidire prima di passare al resto della preparazione.
Ok continuiamo, unite il burro morbido, lo zucchero, lo sciroppo, il sale, la scorza d’arancio e le spezie e lavorate con uno sbattitore elettrico fino ad ottenere un composto gonfio e cremoso, aggiungete un uovo alla volta assicurandovi che il primo sia completamente amalgamato prima di aggiungerne un altro.
In un contenitore a parte unite la farina, il cacao, il lievito e il bicarbonato, mescolateli velocemente e versateli un po’ alla volta nell’impasto, amalgamando il tutto con una spatola.
Infine aggiungete la frutta e le mandorle tritate grossolanamente.
Finito l’impasto lasciatelo rassodare in frigo per circa 3 ore, se potete anche un po’ di più, in questo modo i biscotti si allargheranno meno in cottura.
Passate le tre ore accendete il forno a 160 °C, con due cucchiai, o ancora meglio con una spallinatore da gelato (si chiama così?), formate i biscotti e sistemateli su una teglia rivestita di carta forno, lasciate comunque spazio tra un biscotto e l’altro perché tendo un po’ ad allargarsi.
Infornateli in forno caldo per circa 12-15 minuti, una volta pronti lasciateli freddare una decina di minuti sulla teglia e poi trasferiteli su una gratella.
Mentre i biscotti raffreddano preparate l’agrifoglio in pasta di zucchero, poi glassate metà di ogni biscotto con ghiaccia reale o cioccolato bianco fuso e applicate le decorazioni.

martedì 3 dicembre 2013

Tart tatin di cipollotti (o cipolle)


Ci riprovo col salato, ogni tanto ci vuole pure quello e poi qui non ci facciamo mancare niente!
Di tarte tatin saltate ne esistono una marea, di pomodorini, di patate, di zucchine (che tra l’altro voglio provare) e sicuramente molte altre che non ho visto, quella di cipolle però è sicuramente quella che si trova più spesso, e probabilmente per una ragione visto che è fantastica!
Comunque, sabato al mercato ho trovato i cipollotti rossi e non ho saputo resistere, li ho presi e domenica sera mi sono cimentata con questa ricetta.
Ho deciso però di farne una versione più leggera, almeno nel gusto, usando una pasta brisée all’olio d’oliva, la ricetta l’ho presa da qui, e secondo me è stata la scelta azzeccata; questa brisée è buonissima, friabilissima, sicuramente da provare… con i cipollotti o senza!



Ingredienti:
200 g di farina 00
80 ml di olio d’oliva (più un po’ per ungere la teglia)
70 ml di acqua fredda
Sale
Pepe
Origano
Cipollotti (abbastanza da riempire la teglia)



Preparate la pasta brisée  impastando la farina, l’olio e un pizzico abbondante di sale, aggiungete l’acqua fredda e continuate a lavorare fino ad ottenere un impasto omogeneo, formate una palla, avvolgetela nella pellicola e lasciatela riposare in frigo per circa un’oretta.
Nel frattempo pulite i cipollotti e tagliateli in fette di circa ½ cm.
Ora, il prossimo passaggio è assolutamente facoltativo, serve solamente per dare un po’ di colore ai cipollotti prima di infornarli in modo che alla fine siano belli dorati, il tempo in forno è comunque più che sufficiente per cuocerli perciò, se volete, potete tranquillamente saltare questa parte.
Scaldate una padella antiaderente e ungetela con poco olio, disponete le fette di cipolla a faccia in giù e fatele dorare leggermente su entrambi i lati, quando le girate fate attenzione a non rompere gli anelli e a non disfarne la forma.
Una volta che la pasta avrà finito il suo riposino, accendete il forno a 180 °C.
Ungete leggermente una teglia da circa 22 cm di diametro, disponete le fette di cipolla cercando di riempire tutti gli spazi, condite con sale, pepe e una spolverata di origano.
Riprendete la pasta brisée e stendetela a circa ½ cm di spessore, tagliatela poco più larga della teglia e adagiatela sulle cipolle, spingendo bene lungo i bordi, con una forchetta bucherellate la pasta e infilatela nel forno caldo.
Cuocete la torta per circa 30 minuti, una volta pronta lasciatela freddare una decina di minuti nella teglia e poi capovolgetela su un piatto da portata, se qualche cipolla non vuole venire giù staccatela delicatamente e risistematela al suo posto.

sabato 30 novembre 2013

Dorayaki con crema di tofu al cioccolato e arancia


Ce l’avete presente Doraemon, il gatto robot dell’omonimo manga e relativo anime?
E ce li avete presente quei dolcetti farciti per qui Doraemon va matto?
Ecco quelli lì sono i dorayaki, che poi è la ricetta  che vi propongo oggi.
I dorayaki sono delle tortine simili ai pancakes americani, ma più dolci e densi, che vengono accoppiate e farciti tradizionalmente con l’anko, cioè una sorta di marmellata di fagioli rossi.
Non avendo l’anko, ho deciso di farcire i miei dorayaki con una crema di tofu facilissima, velocissima e buonissima, l’aggiunta del cioccolato lega gli ingredienti dando alla crema una bellissima consistenza liscia e omogenea.
È una versione di dorayaki dal sapore un po’ più vicino a quello a cui siamo abituati e qui hanno avuto un successone!



Per i dorayaki:
2 uova
80 g di zucchero
1 cucchiaio di miele
½ cucchiaino di bicarbonato
50 g di acqua tiepida (+ un paio di cucchiaini)
130 g di farina 00

Per la crema:
174 g di tofu
2 cucchiaini di olio di mais
1 pizzico abbondante di sale
La scorza grattugiata di un’arancia
25 g di zucchero semolato
15 g di cacao amaro
90 g di cioccolato fondente
Qualche cucchiaio di latte di soia (o quello che preferite)



Iniziamo dalla crema di tofu, è una di quelle facilissime che si fanno tutte con il robot da cucina o col frullatore.
Per prima cosa fondete il cioccolato a bagnomaria, nel bicchiere del robot unite il tofu sgocciolato, l’olio, il sale e la scorza d’arancia e lavorate circa un minuto, aggiungete lo zucchero e il cacao amaro e lavorate un altro paio di minuti fino a che tutti gli ingredienti saranno ben amalgamati.
Infine aggiungete il cioccolato fondente e avviate nuovamente fino ad ottenere un composto cremoso e omogeneo, controllate la consistenza della crema, se non è abbastanza morbida aggiungete qualche cucchiaio di latte di soia e amalgamate accuratamente, tenete conto che una volta riposta in frigo la crema addenserà ulteriormente per la presenza del cioccolato, io vi consiglio ai aggiungere almeno un paio di cucchiai di latte.
Passiamo ai dorayaki, sbattete le uova con lo zucchero e il miele fino a che lo zucchero non sarà sciolto e iniziano a diventare schiumose, sciogliete il bicarbonato nell’acqua e aggiungetelo al composto mescolando accuratamente, in ultimo unite la farina e mescolate lo stretto indispensabile per ottenere un composto liscio e omogeneo.
Coprite l’impasto con della pellicola e lasciatelo in frigo per circa mezz’ora.
È probabile che durante il riposo il frigo l’impasto si addensi leggermente, quando lo riprendete controllatene la consistenza e se necessario aggiungete un cucchiaino d’acqua alla volta fino a tornare alla densità iniziale; pensate che quando  lo versate nella padella calda l’impasto deve allargarsi a formare dei cerchietti regolari ma non troppo sottili, proprio come nei classici pancakes all’americana, io ho aggiunto circa due cucchiaini d’acqua in più.
Scaldate una padella antiaderente, abbassate la fiamma e ungetela leggermente con un po’ di olio d’arachide, con uno scottex eliminate l’olio in eccesso, per ottenere un colore uniforme la padella non deve essere troppo unta.
Versate l’impasto nella padella calda e lasciatelo allagare da solo, quando sulla superficie si saranno formate le classiche bollicine sarà il momento di girarli, il secondo lato va cotto solo per 30 secondi, giusto il tempo di dorarsi leggermente, mentre il primo lato deve scurire di più.
Man mano che i dorayaki saranno pronti copriteli con un panno umido in modo da evitare che si secchino mentre preparate gli altri.
Una volta freddi, farciteli con la crema di tofu, facendo in modo che il lato più chiaro resti sempre all’interno.

martedì 19 novembre 2013

Madeleines arancia e miele


Oggi facciamo in fretta, vi propongo le madeleines, delle piccole esplosioni di sapore (e calorie, ma quelle facciamo finta di non vederle) che vengono dritte dritte dalla tradizione francese, in poche parole è una specie di mini-ciambellone superconcentrato con questa forma particolare, un po’ barchetta e un po’ conchiglia.
Solitamente quando uno parla di pasticceria francese si pensa subito a ricette elaboratissime e quasi impossibili; beh non è assolutamente questo il caso, le madeleines sono semplicissime, velocissime e buonissime, perfette per accompagnare un tè o un caffè al posto dei soliti biscottini.
L’ultima cosa che mi sento di dovervi dire è che inizierete con una e in un attimo ne avrete fatte fuori una ventina; io vi ho avvisato, poi…



Ingredienti:
130 g di burro
130 g di uova (circa 3 piccoline)
90 g di zucchero semolato
30 g di miele di castagno
1 pizzico di sale
1 cucchiaino di estratto di vaniglia
La scorza grattugiata di un’arancia
140 g di farina
1 cucchiaino di lievito



Sono più o meno tre passaggi in tutto.
Tanto per cominciare riscaldate il forno a 200 °C.
Sciogliete il burro e lasciatelo intiepidire, a parte unite le uova, lo zucchero, il miele, il sale, la vaniglia e la scorza d’arancia, scaldate il tutto a bagnomaria fino a raggiungere circa 40 °C, sarà leggermente caldo al tatto e lo zucchero si sarà sciolto completamente.
Togliete dal fuoco e aggiungete la farina mescolata con il lievito, amalgamate velocemente e infine unite il burro a filo, mescolando fino ad ottenere nuovamente un composto omogeneo e bello lucido.
Versate l’impasto negli appositi stampi, opportunamente imburrati e infarinati, e infornate per circa 5-10 minuti, dipende dalla grandezza.
La cottura è l’unico punto che richiede un attimo di attenzione in più, soprattutto se le fate piccoline come le mie i tempi di cottura saranno velocissimi, perciò non allontanatevi troppo e se vedete che scuriscono troppo in fretta abbassate un po’ il forno.


venerdì 15 novembre 2013

Brioches alla zucca variegate al cacao e cannella


Per Halloween ho preparato i cupcakes alla zucca e mi è avanzata una marea di purea di zucca, non sapendo che altro fare l’ho divisa in porzioni da circa 200 g l’una e l’ho congelata, perciò preparatevi perché ve la riproporrò in qualsiasi versione mi venga in mente.
Oggi sono queste brioches, la ricetta dell’impasto l’ho presa da qui; devo dire che all’inizio avevo qualche dubbio, in alcuni commenti venivano definite un po’ insipide, perciò ho pensato di aggiungere la “venatura” al cacao e cannella, per dare un po’ di dolcezza in più. Ne ho fatte metà con la farcitura e metà senza, l’impasto effettivamente non è molto dolce, anzi potrebbero tranquillamente essere usate sia con farciture dolci che salate, però il ripieno al cacao e cannella compensa perfettamente questo problema, il risultato è comunque non troppo dolce ma molto profumato e gustoso.
Probabilmente vi chiederete perché allora ho scelto proprio questa ricetta, la risposta è semplice, la morbidezza, già dalle foto (più le loro che la mia) si riesce a intuire l’incredibile sofficità di queste brioche, ed è vero, sono morbidissime, quasi da sciogliersi in bocca.
In fin dei conti, io mi ritengo abbastanza soddisfatta perciò propongo la ricetta anche a voi.




Per il preimpasto:
165 g di purea di zucca
30 g di latte intero
37 g di zucchero semolato
63 g di farina manitoba
7 g di lievito di birra

Per l’impasto finale:
330 g di farina manitoba
180 g di uova
113 g di burro morbido
5 g di sale
1 cucchiaino di cannella
½ cucchiaino di zenzero
¼ di cucchiaino di noce moscata

Per il ripieno:
80 g di burro morbido
20 g di cacao amaro
2 cucchiaini di cannella
100 g di zucchero muscovado




Per la purea di zucca potete usare quella in scatola già pronta oppure farla da voi semplicemente lessando la zucca e frullandola, come avevo già spiegato qui.
Iniziamo.
Unite il latte e la purea di zucca in un pentolino e scaldateli leggermente, devono essere appena tiepidi; a parte sbriciolate il lievito sulla farina e aggiungete lo zucchero, versate gli ingredienti liquidi sui secchi e amalgamate velocemente.
Coprite con della pellicola e lasciate a temperatura ambiente per 30-40 minuti.
Finita la prima mini lievitazione riprendete il preimpasto e a questo aggiungete il resto della farina e le uova, un po’ alla volta, prima di aggiungerne altre assicuratevi che quelle precedenti siano completamente amalgamate.
Ora, questo non è il più facile degli impasti da lavorare a mano, se avete una planetaria e simili usatela senza paura , se come me ne siete sprovvisti, non temete, bisogna solo rimboccarsi le maniche e lavorare di forchetta, lo so è faticoso ma giuro che viene bene uguale.
Dopo aver aggiunto tutte le uova continuate a lavorare l’impasto per circa 5 minuti, poi aggiungete il burro in cui avrete mescolato il sale e le spezie, come per le uova, unite il burro un po’ alla volta, in due o tre parti dovrebbe andare bene, sempre facendo attenzione che sia completamente assorbito prima di aggiungerne altro.
Finito anche il burro dovete continuare a impastare per almeno atri 10  minuti, l’impasto deve diventare liscio e bello lucido, sarà ancora super appiccicoso, ma va bene così.
Trasferite il tutto in una ciotola capiente leggermente unta d’olio, coprite con della pellicola e lasciate lievitare a temperatura ambiente per circa un paio d’ore, l’impasto deve raddoppiare in volume.
Passate le due ore riprendete l’impasto, sgonfiatelo delicatamente e ridategli più o meno forma a palla, coprite nuovamente e fate lievitare ancora, stavolta in frigo, per almeno 4 ore, la ricetta originale dice anche tutta la notte ma a me dopo 4 ore era già più che raddoppiato.
Mentre aspettate preparate la farcitura, sbattete il burro morbido con lo zucchero, la cannella e il cacao fino ad ottenere una crema ben amalgamata.
Finita la seconda lievitazione dividete l’impasto in porzioni da circa 50 g l’una, aiutandovi con una spolverata di farina, stendetele in dei rettangolini, spalmate su ognuno uno strato di farcitura, facendo attenzione a lasciare spazio lungo i bordi, arrotolateli e ripiegate le estremità sotto, cercando di sigillarli e dargli la classica forma a pallina; disponetele su una teglia rivestita di carta forno e copritele con della pellicola.
Fate lievitare ancora per un paio d’ore a temperatura ambiente fino a raddoppio.
Verso la fine della lievitazione accendete il forno a 180 °C.
Un volta pronte, spennellate leggermente le brioches con un uovo sbattuto con un cucchiaio d’acqua e infornatele per circa 8-10 minuti, forse anche un po’ di più, dipende molto dal forno e dalle dimensioni delle brioches.

mercoledì 13 novembre 2013

Biscotti al burro d'arachidi con gocce di marmellata



In realtà penso che chiamare questi semplicemente biscotti non renda a pieno l’idea di cosa avete davanti.
Ok forse è un’esagerazione, però questi biscotti  hanno davvero qualcosa di speciale.
Innanzi tutto il sapore, il dolce con una punta di salato e il sapore ricco del burro d’arachidi e un po’ aspro dei pezzetti di marmellata.
Secondo, la consistenza, sono morbidi, ma morbidi, più simili a una mini torta che a un biscotto e i pezzetti di arachidi aggiungono un po’ di croccantezza che gli da quel qualcosa in più.
Non so se si capisce ma mi sono piaciuti molto!
Ho pensato di aggiungere le gocce di marmellata perché è un abbinamento classico (anche se sul pane ancora non mi convince), se preferite potete sostituirle con le classiche gocce di cioccolato.
Se invece volete provarli con la marmellata, credo che le gocce si possano trovare facilmente al supermercato, oppure potete fare come me e farvele da soli, seguendo la ricetta presa qui, in questo modo potete sbizzarrirvi con i gusti.


Ingredienti:
56 g di burro morbido
150 g di zucchero melassato chiaro (light brown sugar)
Un bel pizzico di sale
1 cucchiaino di estratto di vaniglia
1 uovo
170 g di burro d’arachidi (quello extra crunchy con i pezzetti di arachide interi)
172 g di farina 00
13 g di amido di mais
½ cucchiaino di bicarbonato
¼ di cucchiaino di lievito
Gocce di marmellata



Iniziate come al solito accendendo il forno a 180 °C.
Lavorate il burro morbido con lo zucchero, il sale e la vaniglia fino ad ottenere un composto omogeneo, per questa prima fase lasciate stare la frusta e usate una spatola o un cucchiaio.
Aggiungete l’uovo, stavolta potete tirare fuori le fruste elettriche, e sbattete finché l’impasto non sarà chiaro e gonfio, incorporate il burro d’arachidi e continuate a sbattere.
Mescolando di nuovo con una spatola, aggiungete la farina, precedentemente setacciata assieme all’amido, il lievito e il bicarbonato; infine avvolgete delicatamente nell’impasto le gocce di marmellata cercando di distribuirle uniformemente.
Aiutandovi con due cucchiai formate i biscotti e disponeteli su una teglia ricoperta di carta forno, teneteli abbastanza distanziati tra loro perché in cottura si allargano parecchio.
Cuocete in forno già caldo per 15-20 minuti, la parte superiore dei biscotti resta piuttosto chiara, per controllare se sono pronti controllate la parte inferiore, quando è bella dorata potete sfornarli.
Una volta usciti dal forno i biscotti saranno ancora molto morbidi perciò lasciateli freddare 5-10 minuti sulla teglia prima di trasferirli su una gratella.


sabato 9 novembre 2013

Carrot cake all'italiana


Io adoro la torta alle carote, è sicuramente una delle mie preferite, perciò, è inutile dirlo, nel tempo ho provato una marea di ricette diverse per questa torta, alcune ben riuscite, altre un po’ meno, altre ancora… molto meno!
Questa ricetta in particolare, con qualche piccola modifica, l’ho trovata sul mio fantastico libro “The hummingbird bakery cookbook”, e devo dire che fin’ora è la mia preferita.
Quella che vi presento però non è esattamente la classica torta alle carote, stavolta volevo qualcosa di diverso dal solito, un po’ particolare, e ho pensato: perché non dargli un twist patriottico?
Ecco fatto! Ecco a voi la torta alle carote con frosting al mascarpone e basilico e caramello all’aceto balsamico (che, detto tra noi, da principio non ero tanto sicura sull’aceto e invece mmmh!)
È un tocco un po’ più estivo sulla classica torta alle carote e visto che qui oggi piove a dirotto, infondo perché no!




Per la torta alle carote:
200 g di carote grattugiate
200 g di zucchero
2 uova
200 ml di olio di girasole
La scorza di un’arancia
Un pizzico di sale
200 g di farina 00
½ cucchiaino di lievito
½ cucchiaino di bicarbonato
Una manciata di noci

Per il caramello all’aceto balsamico:
100 ml di aceto balsamico
2 cucchiai di zucchero semolato

Per la glassa al basilico:
5-6 foglioline di basilico (anche 4 se sono grandi)
125 g di mascarpone
50 g di burro morbido
230 g di zucchero a velo
Un pizzico di sale




Si parte dalla torta, preparate il forno a 170 °C e imburrate e infarinate una teglia quadrata da circa 35 cm per lato.
Grattugiate le carote il più sottile possibile e mettetele da parte.
In una terrina unite lo zucchero, le uova, l’olio, il sale e la scorza d’arancia, sbattete velocemente il tutto fino a che non risulterà ben amalgamato; aggiungete poco a poco la farina, a cui avrete precedentemente mescolato il lievito e il bicarbonato.
Infine unite le carote grattugiate e le noci tritate grossolanamente, assicurandovi che siano distribuite uniformemente nell’impasto.
Versate il composto nella teglia e infornate per 20-25 minuti nel forno caldo, come sempre per controllare la cottura fate la prova dello stuzzicadenti.
Nel frattempo potete iniziare a preparare l’aceto balsamico caramellato, semplicemente unite l’aceto e lo zucchero in un pentolino dal fondo spesso e lasciatelo sobbollire qualche minuto a fuoco medio fino a che non si sarà addensato, più lo lasciate andare e più assumerà una consistenza simile al caramello e più perderà il forte dell’aceto, ma vuol dire anche che, proprio come il caramello, raffreddandosi tenderà a solidificare, nel caso questo accada, basterà scioglierlo velocemente a bagnomaria, o nel microonde, prima di utilizzarlo.
Passiamo alla glassa, prendete il basilico, un cucchiaio di mascarpone e un paio di cucchiai di zucchero a velo e frullate velocemente il tutto (io ho usato il frullatore ad immersione) fino ad ottenere una crema liscia.
Unite il resto degli ingredienti alla cremina al basilico e montate con delle fruste elettriche finché non avrete una glassa bella gonfia; trasferite il composto in una sac à poche e decorate la torta ormai completamente fredda.
Per completare la decorazione io ho fritto velocemente un paio di carote tagliate a julienne, le ho scolate per bene, fatte freddare e disposte in mucchietti sulle tortine individuali, infine ho aggiunto un filo di caramello all’aceto, senza esagerare!

Con questa ricetta partecipo al contest di Vaty "Contaminazioni"


martedì 5 novembre 2013

Pudding di riso con tè al gelsomino, melograno e pistacchi


Il budino di riso non è certo il primo dolce a cui uno penserebbe se gli venisse voglia di qualcosa di goloso, anzi, per molti scommetto non sarebbe neanche l’ultimo (tipo alcuni membri della mia famiglia!).
A me invece piace e con il profumo e il sapore delicato del tè al gelsomino mi piace ancora di più!
Ok, vi dico la verità, l’idea di provare questa ricetta l’ho avuta più che altro perché mi era rimasto del latte da usare, prossimo alla scadenza e a casa siamo pieni di melograni (grazie all’albero di nonno!) perciò ho più o meno unito le due cose.
Il bello del budino di riso è proprio che puoi arrangiarlo con quello che hai a disposizione, puoi aggiungere un avanzo di crema alla vaniglia o al cioccolato, qualche cucchiaio di marmellata, frutta fresca o secca, ma anche semplicemente una spolverata di cannella.
In più è super veloce e, se vi interessa, anche relativamente light!
Insomma, rivalutiamo il budino di riso, io parto da questo qui!




Ingredienti:
500 ml di latte intero
100 g di riso a chicco tondo (io non lo avevo ho usato arborio)
1 cucchiaio di zucchero
Tè al gelsomino (una bustina o qualche cucchiaino sfuso)
Pistacchi
Melograno




Non potrebbe essere più semplice, mettete latte, riso, zucchero e tè in una pentolino col fondo spesso e i bordi alti, portate il tutto a bollore e lasciate sobbollire per circa 20-25 minuti, o finché il riso non è cremoso e morbido; non allontanatevi mai troppo perché ad attaccarsi ci vuole poco!
Una volta pronto eliminate il tè e lasciate freddare.
È possibile che mentre raffredda la cremina si asciughi un po’, se lo volete più morbido basta aggiungere un pochino di latte freddo e mescolare bene finché non sarà completamente assorbito.
Come ho detto potete scegliere di arricchire e completare il budino come preferite, io ho optato per melograno e pistacchi che secondo me danno quella spinta in più senza sovrastare il gusto del tè e creano un bellissimo accostamento di colori, che non fa mai male!



martedì 29 ottobre 2013

Cupcakes ammuffiti alla zucca


Lo so, ho già proposto una ricetta per halloween, ma quella era solo un riscaldamento, tanto per entrare nel giusto spirito.
Per continuare su quella scia oggi vi presento un dolcetto dall’aspetto disgustoso ma dal sapore delizioso perfetto questa notte di mostri e spiriti.
L’idea era quella di fare dei cupcakes (ovviamente alla zucca) e imbruttirli il più possibile con vermetti  di pinolo e muffa di zucchero filato, nella preparazione però ho sottovalutato un problema: trovare lo zucchero filato e praticamente impossibile.
Ho provato dappertutto, negozi di caramelle, parchi giochi, ma niente, alla fine mi sono dovuta arrangiare con quello confezionato di Peppa Pig trovato al supermercato, non è l’ideale visto e è rosa e ha un leggero gusto di fragola ma quando lo separi in strati sottili si nota un po’ meno. Magari voi sarete più fortunati di me, o magari sapete meglio dove andare a cercare, o magari no!
Comunque, muffa o non muffa, potete sempre provare i cupcakes alla zucca così come sono senza “abbellimenti”, vi assicuro che sono fenomenali, incredibilmente morbidi e squisiti.
Buon Halloween a tutti! Mwahahahah!

... ok ,scusate, mi sono lasciata trasportare :(




Per le tortine:
40 g di burro morbido
120 g di farina 00
140 g di zucchero semolato
1 cucchiaio di lievito
1 cucchiaino e ½ di cannella
1 pizzico di sale
120 g di latte intero
2 uova
200 g di purea di zucca
Pinoli
Colorante verde

Per la decorazione:
250 g di zucchero a velo
50 g di burro morbido
125 g di Philadelphia
Cannella
Pinoli
Zucchero filato
Zucchette (o pasta di zucchero e colorante per farle voi)




Iniziamo dalle basi, la ricetta prevede l’uso di purea di zucca in scatola, se la trovate usate quella, se come me non riuscite a trovarla potete tranquillamente farla da soli, semplicemente lessate la zucca finché non si infilza facilmente con la forchetta, poi frullatela ancora calda fino ad ottenere una purea liscia e omogenea, a meno che non sia strettamente necessario non aggiungere liquidi, la consistenza finale dovrebbe essere abbastanza densa.
Ok, possiamo passare alla preparazione vera e propria, scaldate il forno a 170 °C e preparate una teglia da cupcakes  con i pirottini più spaventosi che riuscite a trovare.
In un recipiente unite il burro e gli ingredienti secchi, perciò la farina, lo zucchero, il lievito, la cannella e il sale, lavorateli con le fruste elettriche a bassa velocità, o con una spatola, fino ad ottenere un impasto sabbioso.
Aggiungete il latte, poco alla volta, continuando a sbattere fino a che non sarà completamente incorporato,  poi unite le uova e infine la purea di zucca.
Versate un paio di cucchiai di impasto per ogni pirottino avendo cura di lasciarne circa 4-5 cucchiai da parte, a questi aggiungete un po’ di colorante verde, dovete puntare a un colore un po’ più intenso di quello che desiderate per il risultato finale.
Aggiungete circa ½ cucchiaio del composto colorato su ogni cupcake e con uno stuzzicadenti mescolate velocemente per ottenere un effetto marmorizzato.
Finite i cupcakes con qualche pinolo e infornateli per circa 20-25 minuti, controllate sempre con uno stuzzicadenti.
Quando i cupcakes si saranno freddati potete procedere con la preparazione della glassa, per una buona riuscita sia il burro che il formaggio devono essere a temperatura ambiente perciò ricordatevi di tirarli fuori dal frigo con un po’ d’anticipo.
Unite il burro e lo zucchero a velo mescolando finché non saranno più o meno amalgamati, poi incorporate il formaggio cremoso e infine un po’ di colorante, io ho cercato di ottenere un giallo-verdino molto chiaro, un po’ come la ricotta e vecchia .
La glassa risulterà un po’ più lenta del normale, l’idea era quella di ottenere un effetto “sciolto” che desse meglio l’idea del cupacake vecchio, se la volete più consistente aggiungete 50 g di zucchero a velo in più e sbattetela per qualche minuto.
Decorate ogni cupcake con un po’ di glassa e un pizzico di cannella, poi aggiungete qualche pinolo che spunta qua e la come tanti vermetti.
Prima di passare alla fase “muffa” i cupcakes devono stare un po’ in frigo in modo che la glassa si asciughi e sciolga lo zucchero filato meno velocemente, comunque sia io non l’aggiungerei fino al momento di presentarli perché bene o male anche con l’umidità del frigo si potrebbe sciogliere (non ho detto che fosse una ricetta perfetta!).
Finite la decorazione con le zucchette di pasta di zucchero.

Con questa ricetta partecipo al contest de "L'alveare delle delizie"



E per non farsi mancare nulla partecipo anche al contest di "Bricolage & ricette"


martedì 22 ottobre 2013

Pretzel (o bretzel, o come volete) morbidi


Nonostante io sia una delle persone più golose sul pianeta e che, non so se si capisce, i dolci sono il mio punto debole, ogni tanto anche io ho voglia di qualcosa di salato.
Oggi è andata così, e visto che avevo un po’ di tempo e un po’ di lievito avanzato ho deciso di buttarmi sui pretzel; in realtà all’inizio ero un po’ indecisa, la preparazione mi incuriosiva ma sembrava complicata, la bollitura per 30 secondi, un pezzo alla volta, sembrava una cosa super delicata.
E invece no, sono piuttosto semplici, cioè ci vuole un po’ di pazienza e un po’ di tempo ma alla fine il risultato è stato piuttosto soddisfacente, almeno per me, senza grandi difficoltà.
Sono morbidi e profumati, con la classica crosticina salata che grazie al “bagnetto” in acqua e bicarbonato prende il sapore caratteristico; io ne ho lasciati metà al “naturale” con solo una spolverata di sale grosso e sull’altra metà ho aggiunto qualche seme di finocchio (alla mia mamma piacciono così!) ma voi potete decidere di arricchirli come più vi piace, magari con dei semi di sesamo a di papavero, oppure una grattugiata di formaggio prima di infornali. Insomma, provateli come vi pare, ma provateli!



Ingredienti:
10 g di lievito di birra
350-380 g di farina 00
7 g di zucchero semolato
8 g di sale fino
236 g di acqua tiepida
103 g di bicarbonato (più altri 1200 g di acqua)
1 uovo
Sale grosso



Sbriciolate il lievito sulla farina, unite lo zucchero, il sale e l’acqua e iniziate a impastare, il mio consiglio è di iniziare con 350 g di farina e aggiungerne in po’ per volta fino ad ottenere un impasto lavorabile e non troppo appiccicoso.
Impastate per più o meno 10 minuti, fino ad ottenere una bella pallina liscia, mettetela in un contenitore capiente leggermente unto d’olio e lasciatela lievitare per circa un’ora, o finché non avrà raddoppiato in volume.
Finita la lievitazione iniziate a scaldare il forno a 230 °C e mettete a bollire gli altri 1200 g d’acqua in una pentola larga e non troppo profonda.
Riprendete l’impasto e sgonfiate le bolle d’aria che si saranno formate all’interno, dividetelo in 8 parti uguali e formate dei cordoncini lunghi e non troppo spessi, calcolate che poi lieviteranno ancora (i miei in realtà sono venuti un po’ più piccoli e cicciotti del dovuto proprio perché non li avevo allungati abbastanza), sembrerà strano ma per allungare più facilmente l’impasto è meglio lavorare su un piano non infarinato.
Date la classica forma ai pretzel, prendete le due estremità del cordoncino, portatele verso il centro, arrotolatele una sull’altra e fissatele sulla parte bassa.
Quando l’acqua arriva a bollore versateci dentro il bicarbonato (fate attenzione perché schizza!), aiutandovi con una schiumarola immergete i pretzel, uno o due alla volta, nell’acqua per circa 30 secondi (vi serve il cellulare per questa!), visto che galleggiano io dopo i primi 15 secondi circa li ho girati in modo da farli cuocere uniformemente; sgocciolateli e adagiateli su una teglia rivestita di carta forno.
Prima di infornarli spennellarli leggermente con l’uovo sbattuto con un cucchiaio di acqua e cospargeteli con del sale grosso; infilateli nel forno caldo per circa 10 minuti, devono scurire e diventare belli dorati.
Lasciateli intiepidire e, se volete il mio consiglio, provateli con un velo di senape :)



sabato 19 ottobre 2013

Zombie alla cannella


Halloween si avvicina e cominciano a succedere cose strane nella mia cucina, i biscotti prendono vita e si divorano l’un l’altro… il che lascia noi a bocca asciutta!
A parte gli scherzi, l’idea degli omini di pan di zenzero versione horror l’ho trovata su youtube (per la precisione qui) e non potevo non farla, anche se alla fine invece della classica ricetta del pan di zenzero ho optato per dei biscotti un po’ diversi ma comunque speziati e molto adatti alla festività.
La ricetta dei biscotti, con qualche piccola modifica, l’ho presa da qui; è un impasto che si presta molto bene a questo tipo di preparazione visto che mantiene benissimo la forma durante la cottura ed è molto lavorabile.
Che altro dire, date libero sfogo al vostro lato più macabro! 
P.S. Come se non avessi inserito abbastanza link fin'ora vi lascio anche quello di "Un'americana in cucina" e il suo concorso di Halloween a cui partecipo con questa ricetta, passate a dargli un'occhiata :)




Per i biscotti:
125 g di burro
1 uovo piccolo
100 g di zucchero semolato
40 g di zucchero muscovado (o di canna)
1 cucchiaino di cannella
Un pizzico di noce moscata
Un pizzico di sale
1 cucchiaio di latte
1 cucchiaino di estratto di vaniglia
250 g di farina

Per la decorazione
20 g di albume
100 g di zucchero a velo
Qualche goccia di succo di limone




Allora, prima di tutto sciogliete il burro e lasciatelo intiepidire leggermente, in un recipiente mescolate l’uovo, gli zuccheri, il sale e le spezie. Aggiungete il burro fuso, il latte e la vaniglia assicurandovi che sia tutto completamente amalgamato, infine incorporate la farina.
Ok, lo so che sembra troppo morbido, e che non verrà mai e che è tutto da buttare, voi però avvolgetelo comunque nella pellicola e mettetelo in frigo per 2-3 ore, vedrete che verrà fuori un impasto fantastico, si stende che è una meraviglia, l’importante e non lavorarlo troppo a lungo.
Una volta pronto, stendete l’impasto a circa 3-4 mm di spessore e formate i biscotti, io mi sono aiutata con un piccolo cutter a forma di fiore per simulare la forma dei morsi, infornate in forno già caldo a 160 °C per circa 20 minuti, i biscotti devono restare chiari.
Quando gli omini (o zombini) sono completamente freddi potete passare alla preparazione della ghiaccia reale; iniziate a montare gli albumi e quando cominciano a diventare spumosi aggiungete lo zucchero a velo, un po’ alla volta. Unite il succo di limone e continuate a montare fino ad ottenere un composto molto sodo.
Colorate la ghiaccia come preferita (anche se il rosso sangue è d’obbligo!) e sbizzarritevi con le decorazioni e menomazioni più orribili!


sabato 12 ottobre 2013

Brownies al peperoncino


Voglia irresistibile di cioccolato, poco tempo per preparare qualcosa, che si fa?
No, non si passa in pasticceria, si preparano dei bei brownies! Fantastico! Perfetto! Però, meh… niente di nuovo.
Ok, allora che si fa? Mettiamoci il peperoncino!
Lo ammetto, non ho avuto esattamente la più originale delle idee, però è un’accoppiata che, strano ma vero, non avevo ancora mai provato. Sarà che alla fine non sono una grande fan del piccante; insomma, lo mangio, ma in dosi limitate e l’idea di un dolce al cioccolato col peperoncino mi ha sempre fatto pensare a una cosa già perfetta così com’è, rovinata irrimediabilmente.
Mi sbagliavo, adesso lo so. Perché, come spesso accade, c’è un motivo se questo duo è stato utilizzato e riproposto in mille diverse versioni, quando equilibrato nel modo giusto è fantastico!
E se qualcuno avesse ancora dei dubbi può provare questi brownies, magari con una cucchiaiata di gelato per spegnere il pizzicore!



Ingredienti:
200 g di cioccolato fondente (più fondente è meglio è)
175 g di burro
250 g di zucchero semolato
1 bel pizzico di sale
1 o 2 cucchiaini di peperoncino macinato
130 g di farina 00
3 uova medie
Una manciata di nocciole o noci (facoltativo)



Per cominciare preparate una teglia di circa 20X30 cm rivestita di carta forno e accendete il forno a 170 °C.
Fate fondere a bagnomaria il cioccolato tritato grossolanamente e il burro a cubetti, quando saranno completamente sciolti, togliete dal fuoco e unite lo zucchero, il sale e il peperoncino mescolando accuratamente (potete assaggiare per regolarvi con il peperoncino). Aggiungete poi la farina e mescolate nuovamente, infine unite le uova e, se volete, le nocciole.
Versate il composto nella teglia e infornate per 30-40 minuti, alla fine si dovrà essere formata una crosticina sottile sulla superficie ma il centro dovrà essere morbido e cioccolatoso.
Lasciateli intiepidire e decorateli con una spolverata di cacao amaro.