Era un po’ che volevo provare una
ricetta vegana per una mia amica che è intollerante quasi a tutto (sì Ale parlo
di te!) ma ero indecisa su quale provare, poi mio Papà è tornato a casa con un
sacco di limoni (letteralmente un sacco!) e il resto è venuto da se.
La ricetta l’ho trovata qui ed è
veramente, veramente, da provare, la torta è morbidissima, leggera e un po’
aspra come piace a me; il mio stampo da plum cake è un po’ più grande della
norma perciò dalla foto sembra un po’ bassino ma vi assicuro che ha lievitato
perfettamente, se usate uno stampo da 20X8 cm verrà perfetta.
Per la torta:
250 ml di
latte di soia
2 cucchiai
di aceto di mele
La scorza di
2 limoni
Il succo di
1 limone
200 g di
zucchero semolato
75 g di olio
vegetale
250 g di
farina 00
2 cucchiaini
di lievito
Per
la glassa:
Il succo di
1 limone
75 g di
zucchero semolato
Per prima
cosa, come sempre, scaldate il forno a 180 °C e rivestite lo stampo di carta
forno.
Mescolate il
latte di soia e l’aceto finché non inizierà a cagliare, la parte grassa del latte
si separerà dal resto formando dei grumi (non è carino a vedersi ma ci serve
per sostituire le uova e aiutare la lievitazione).
In un
recipiente grattugiate la buccia dei due limoni e spremete il succo di uno,
aggiungete lo zucchero e l’olio e mescolate con cura; unite il latte cagliato
(sia parte liquida che solida) e infine la farina e il lievito.
Versate
nello stampo e cuocete per circa 30 minuti (la ricetta originale dice 40-50 ma
a me è bastato meno).
Mentre la
torta è in forno prendete il limone rimasto, spremetene il succo e aggiungete
lo zucchero mescolando bene.
Controllate
la cottura e quando è pronta prendete uno stuzzicadenti lungo e fate dei buchi
su tutta la torta, cercate di essere omogenei in modo che il succo di limone si
distribuisca bene, versate la glassa e lasciate freddare nello stampo per
almeno 25-30 minuti, quando il dolce sarà tiepido e la glassa si sarà completamente
assorbita potete sformarlo e lasciarlo finire di freddare.
Mia cara amica, domani la tua ricetta vegan sarà il dessert di un mitico pranzo losannese ed ingegneristico!! Spero di riuscire a rifarla buona quanto la tua =)
RispondiEliminaAmica sapevo non avresti resistito al limone!
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